contatore

ALLA RICERCA DEI FRUTTI PERDUTI – IL SORBO

Le bacche dei cacciatori 

fgfL’albero del sorbo offre uno dei legni più duri che esistono in natura. Compatto e omogeneo nella fibra, ma anche flessibile, è assai apprezzato da scultori e intagliatori.
È un albero lentissimo a crescere e molto longevo, e forse per questo che il sorbo ”degli uccellatori” era considerato dai druidi, sacerdoti degli antichi celti, la pianta del buon augurio.
La sorba è ormai un frutto raro, l’albero cresce spontaneo nelle campagne e nei boschi.
È un albero molto bello, col suo tronco dritto e la larga chioma, arricchisce ogni giardino che lo accoglie. I sorbi appartengono alle rosacee e formano una grande famiglia di varietà e ibridi naturali che si incrociano liberamente tra loro. In autunno i sorbi si ornano di piccole bacche vermiglie, più vistose nel sorbo “Degli uccellatori”, (Sorbus aucuparia), detto così perché i cacciatori, un tempo, si appostavano tra le fronde per catturare gli uccelli attirati dai frutti.
Le bacche sono invece più modeste nel colore ma più grandi nel sorbo domestico (Sorbus domestica), che si riconosce dalle foglie ovali. Quando sono sul ramo le sorbe, riunite a grappoli, hanno una forma aggraziata, come delle piccole pere ma più arrotondate, e un colore giallo rosato, sfumato di Verde e di rosso. Non si tratta di veri e propri frutti ma di acheni racchiusi in un falso frutto formato dal ricettacolo accresciuto del seme.
Anche se i merli ne sono ghiottissimi, al palato le sorbe appena colte sono farinose e un po’ aspre. Non si possono mangiare immediatamente, bisogna raccoglierle acerbe, tra settembre e novembre, senza togliere il picciolo e metterle in un luogo asciutto tra la paglia, (come tradizione vuole) finché si scuriscono e maturano. Un altro modo di conservarle, era quello di infilarle su un filo e metterle al sole a seccare.
Quando la polpa inizia ad ammorbidirsi, diventa dolce. Il sapore allora ricorda il vino cotto, ed è molto gradevole anche se mantiene un certo al retrogusto acidulo. Una volta si utilizzavano per preparare confetture, salse, conserve, bevande.
In Francia e in altri paesi nordici con i frutti del sorbo si fanno sidro e distillati. Nella farmacopea tradizionale venivano apprezzati come cicatrizzanti, antisettici e soprattutto per le proprietà diuretiche e astringenti, data la notevole quantità di tannini, acidi organici e vitamina C.

 


Habitat


Il sorbo domestico è un albero originario dell’Europa Meridionale, con grande adattabilità anche in altri areali. In Italia cresce spontaneo nei boschi di querce caducifoglie della fascia submediterranea e submontana. È una pianta che necessita di molta luce.
È distribuito nell’Europa Centrale e Meridionale e nell’Africa Settentrionale. Spesso coltivata come pianta ornamentale per giardini e viali, è una pianta molto rustica e longeva, infatti può vivere fino a 300-400 anni.

 


Varietà


Il sorbo domestico è un albero alto da 12 a 15 metri, a foglie caduche e chioma tondeggiante. L’apparato radicale è fittonante. Il fusto è eretto e i rami sono grigi. La corteccia è liscia con numerose ramificazioni aperte e leggermente pendule verso l’estremità. Le gemme si presentano di forma allungato-conica o globose. I fiori sono ermafroditi, riuniti in corimbi multiformi, di colore bianco con leggere sfumature rosee. Sbocciano in maggio sui rami dell’anno. Il frutto è un pomo di forma variabile, all’inizio di colore giallo rossastro, poi rosso bruno. I frutti sono riuniti in mazzetti di 5-10. Maturano in settembre.
La pianta inizia la sua attività vegetativa dal mese di marzo, nei climi temperati, e in aprile in quelli più freddi. La fioritura avviene circa un mese dopo sui rami fioriferi, indicando la fine dell’accrescimento dell’albero. I rami a legno continuano la loro crescita fino a luglio inoltrato per riprendere nei giovani esemplari in settembre. La maturazione dei frutti avviene scalarmente. La caduta delle foglie avviene fra ottobre e dicembre. Le piante impiegano diversi anni per entrare in produzione.gf

Le varietà sono molte, le più comuni:
la sorba pera e la sorba mela con buccia sottile e gusto più dolce


Terreno e clima:


Il sorbo domestico si adatta facilmente ai differenti tipi di terreno, rifuggendo da quelli molto argillosi e pesanti. Cresce bene nelle zone di montagna e in terreni freschi e profondi. Riesce a sviluppare nei terreni calcarei, anche se il suo sviluppo è più limitato. Resiste bene ai freddi invernali e alle basse temperature, tollera i periodi di siccità estiva. È una pianta la cui produzione è spesso alternata.

 


Propagazione:


La pianta si innesta su biancospino e su cotogno. Le tecniche dell’innesto utilizzate sono quelle a gemma, a corona e a spacco. Anche le piante ottenute da seme vengono spesso innestate. Le piante originate dai semi hanno un accrescimento molto lento e nel primo anno raggiungono appena i 1O -15 cm. Crescite più veloci si hanno nelle piante innestate, dove, già al primo anno, il germoglio può raggiungere il metro di lunghezza. La crescita delle gemme apicali continua per i primi tre anni, sviluppando le 4-5 gemme sottostanti le gemme apicali. In seguito il ritmo di accrescimento rallenta, fino ad arrivare alla fase adulta con forma globosa dell’albero. Nella pianta adulta i germogli dell’anno raggiungono lunghezze di appena qualche cm.

 


Avversità


dgfLa ticchiolatura è una delle malattie più gravi del sorbo la cui dannosità si manifesta maggiormente nei paesi a clima caldo-umido e colpisce le foglie, i frutti, i fiori, e in casi particolari anche i rami.
Inoltre la pianta può essere colpita dalla ruggine del melo e dall’afide delle pomaceae (Aphis pomi De Gear) è il comune afide verde che vive a spese di varie rosaceae.

Leave A Comment

x

Richiedi preventivo

    Dichiaro di aver letto ed accetto le condizioni della Privacy in merito al trattamento dei dati personali